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Aspettando settembre

Sono nata a settembre, quindi questo ultimo mese d’agosto per me è un po’ come la vigilia del Capodanno. In altre parole è tempo di bilanci. Che poi alla fine ogni anno ha degli alti e dei bassi, delle sorprese, delle delusioni… e anche delle certezze! Nel senso che alcune cose si ripetono ciclicamente nel tempo e ogni tanto ci si chiede se non siamo proprio noi ad averle foraggiate, nel bene e nel male, sia chiaro. Allora se spesso ci si ritrova in delle situazioni spinose, o ad avere a che fare con persone false, manipolatrici e subdole la domanda di rito è: ma allora sono propria sfigata? Invece forse sarebbe da cambiare prospettiva e domandarsi sono forse io con il mio atteggiamento che attiro persone di questo tipo? Insomma bando ai vittimismi, siamo semi vittime e semi complici del nostro destino e se vogliamo spezzare dei circoli viziosi ci tocca davvero fare il primo passo perché gli altri non lo faranno di certo. Poi dopo le riflessioni inevitabili sul perché è il percome, arriva la fase costruttiva dove uno deve pensare a che strategia utilizzare, quali contromosse attuare, come tutelarsi. Diciamo che è lo stadio più stimolante, più creativo… sogni e desideri si fondono, realtà e finzione. Si immaginano dialoghi che non avranno mai luogo, reazioni che non vedremo, risultati che non è detto che arriveranno. Però tutto ciò non è male. E ogni tanto ci sentiamo gazzelle e altre volte leoni, di certo viene spontaneo calarsi nella metafora della Savana visto il caldo torrido di questo ultimo mese. In ogni caso in questa vita ci tocca sempre correre.

A presto!
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