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Quando le pezza è peggio del buco

Ieri sera ero stanchissima, ma nonostante ciò ho guardato un pezzo di “Non è la D’Urso”… Ebbene sì, me ne vergogno! Ad essere sincera mi vergognavo di me anche mentre lo stavo seguendo così mi sono creata un’alibi, una giustificazione. In realtà stavo aspettando l’inizio di Matrix per sentire che cosa avrebbe detto Berlusconi. Un po’ della serie: “quando la toppa è peggio del buco”… Ma è stato più forte di me, volevo vedere sino a che punto l’essere umano è capace di  umiliarsi pur di non ammettere le proprie colpe.

Ma noooooo adesso no sto parlando di Silvio, ma del caso del momento: le finte nozze di Pamela Prati con Mark Caltagirone. Il trash elevato all’ennesima potenza. Su questa storia e sui personaggi che le ruotano intorno ci sarebbe da dire e da scrivere talmente tanto che non basterebbe radere l’Amazzonia per avere la giusta quantità di carta, ma ne varrebbe la pena? Ha senso?

No.

Barbarella (ieri sera ha malcelato il livore per essersi fatta prendere per i fondelli dal trio Prati, Perricciolo, Michelazzo) ha più volte detto che la storia in questione non rientra nel gossip – viste anche le implicazioni legali sorte – ma bensì nella cronaca… Pertanto è proprio la D’Urso ad avermi vergato la giustificazione: no il mio non era squallido voyeurismo o pruriginoso slancio verso il trash; era proprio diritto anzi dovere di cronaca. Eh già, perché non è ammissibile vivere ignari certi fatti. Ma visto lo squallore della vicenda, davvero, sarebbe stato meglio ignorare tutti già dal principio:  le tre Parche, i loro complici (perché è chiaro che, visto il livello intellettivo, tutto da sole non possono avere fatto) e tutto quello che ruotava intorno a questa storia. Eccezion fatta, ovviamente, per Dagospia che, nonostante sia reo di avere alzato il polverone mediatico, ha anche il merito di avere smascherato una truffa. Vogliamo poi parlare di tutte ‘ste donne dello spettacolo che cascano come delle pere davanti a degli spasimanti virtuali? E che si giustificano vaneggiando di giudici sotto scorta, telefoni sotto controllo, spostamenti segreti.

No, ma davvero? Se scrivessi un libro con una trama così debole, con tutte queste ingenuità non troverei un editore neanche a pagamento.

E parlando di soldi, mi sorge una nuova riflessione… Mi pare di aver capito che alcune di queste donne dello spettacolo ingannate da falsi pretendenti (dietro ai quali c’era a pare la Perricciolo) abbiano anche mandato foto intime – la Michelazzo ha persino dichiarato di avere fatto sesso virtuale per 10 anni -. E ci me mai non sono state ricattate? O forse lo sono state e non lo vogliono dire? Che poi a questo punto è come ammettere che da bambine si guardava il pisellino dei maschietti in bagno e negare che si mangiavano le caccole del naso. Eccomi qui, mi sento come un gatto che si morde la coda. Infatti sono arrivata al punto che più scrivo, più penso che non ho ancora detto nulla di sostanziale, più mi rendo conto che non ha senso scriverne ancora. E adesso scopro che un finto matrimonio tiene banco da mesi ed è passata in sordina la notizia che Eva Grimaldi (ex storica di Gabriel Garko) si è sposata con Imma Battaglia. Nessuno ne parla o quasi, eppure è il primo caso (se non vado errata) di matrimonio gay nel mondo dello spettacolo. E comunque meglio così, almeno nessuno ha strumentalizzato queste nozze! Diciamo che almeno una delle soubrette del Bagaglino ce l’ha fatta!

A presto!
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