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Se lo dice Carmelita…

Devo fare una confessione! Lo ammetto ho peccato, ma a mia discolpa posso giurare che non lo farò mai più. È accaduto ieri sera, non so bene neanche io come possa essere successo … forse un momento di distrazione, di stanchezza, in ogni caso non ho scusanti: ho guardato in TV un’intervista a Barbara D’Urso! Ebbene sì, me ne vergogno tanto ma è così, non posso negarlo e forse è ancor più grave il fatto che tutto sommato mi sia piaciuta, sembrava quasi simpatica. Normalmente di lei penso esattamente l’opposto, la considero odiosa e stucchevole come lo smalto scheggiato, ma quando ha parlato dei figli mi ha commossa, tanto che quasi mi si scioglieva il mascara waterproof! Sentimento che è subito evaporato, come il suddetto smalto con l’acetone, quando ha risposto alla domanda: che madre sei stata? Che cosa poteva rispondere Carmelita, secondo voi? Ovviamente splendida visto che i figli sono bellissimi, educatissimi, intelligentissimi è tutti gli “issimi” che vi vengono in mente. Io invece mi chiedo sempre che mamma sarò, anche perché 4 anni sono pochi per un bilancio o per una proiezione futura. Educare è un compito difficile e alle volte bisognerebbe anche chiedersi: che figlio sarà? Perché noi dobbiamo dare le basi, ma serve anche un po’ di collaborazione. È come per fare un soufflé… per quanto uno si impegni, usi i migliori ingredienti, lo prepari a dovere utilizzando il forno giusto, alla temperatura ottimale, se per un qualsiasi motivo durante la cottura viene “smosso” il soufflé invece di crescere si ammoscia. Viste le mie dubbie capacità culinarie la metafora scelta mi ha già messa in crisi. Ora mi informo su chi fosse la tata dei figli della D’Urso che a quanto pare è bravissima e le chiedo qualche consiglio.

A presto!
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