Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.

Gene Gnocchi… Volevo fare il calciatore

La vita di Gene Gnocchi è costellata di grandi successi, di dribbling per scansare attacchi, di flop televisivi e di boom di ascolti. Un continuo alternarsi in cui il compassato Gnocchi è sempre riuscito a barcamenarsi. L’ultima scossa è stata una battuta di qualche mese fa in cui sembrava che paragonasse Claretta Petacci ad un maiale (anche se non è andata proprio così, anzi…) e che gli è valsa un raid dei militanti di Forza Nuova che sono andati sotto casa sua con uno striscione con scritto “Vigliacco”. Insomma sempre meglio lasciare stare certi personaggi perché in alcuni casi le persone perdono il senso della satira e dell’umorismo.

Quindi è proprio vero, non si finisce mai di imparare?

Assolutamente, il bello sta proprio lì.

Due parole per definirsi?

Sono morbidamente pigro, ma non me ne preoccupo anche perché è innegabile che l’apatia paragonata al’iperattivismo porta alla stessa conclusione. In ogni caso non ti curi più di niente. E’ un po’ il sunto dell’attuale società che è iper stimolata. Siamo  talmente bombardati da sollecitazioni che arrivano da internet, al punto da lasciarci quasi storditi ed incapaci di approfondire le cose e di soppesarle.

Lei è tecnologico?

Per carità, sono a-tecnologico, non ho neanche il computer e scrivo ancora con la penna e sto benissimo così. Però ho il telepass, quello vale?

Qual è il suo rapporto con il teatro?

E’ una dimensione irrinunciabile e dovrebbe esserlo per chiunque voglia fare questo lavoro. La televisione serve per rinfocolare la notorietà, mentre il teatro ti spinge a confrontarti con un pubblico che ti ha scelto, mentre in tv possono anche subirti. La televisione poi è molto cambiata, è non permette più di crearsi spazi ampi. Adesso è tutto diverso, perché la gente con internet si può praticamente creare i palinsesti che vuole, per cui è meglio fare cose piccole e mirate.

 La vediamo sempre su La7… Ha nuovi progetti televisivi in cantiere?

Un paio. Il primo è un quiz che si intitola “Diventa anche tu segretario del PD” che potrebbe partire a breve e il secondo è con mia figlia. Si chiamerà “Radio Molla”ed è  ispirato alle trasmissioni radiofoniche in televisione e potrebbe arrivare a breve in seconda serata su qualche rete, ma non posso dire altro.

Per scaramanzia ovviamente?

No, perché siamo in trattative (ride, ndr.)

Lei è scaramantico?

Assolutamente no, nessun gesto od oggetto portafortuna. Non credo che serva.

La sua comicità stralunata resta alla base di ogni suo progetto?

Certo, per il semplice fatto che sono io,  è la mia visione della vita ed è irrinunciabile. Non sono uno di quelli che ammicca al pubblico, io mi propongo per quello che sono quindi non posso piacere a tutti, ma va bene così.

Certo che lei ha sette vite come i gatti? Ha fatto mille professioni e mille esperienze!

Anni fa ho fatto uno spettacolo che si chiamava “Decathlon” dove portavo avanti la filosofia che è meglio fare dieci cose male che una sola bene. Sono coerente no?

Qualche rimpianto nella vita?

SÌ, mi sarebbe piaciuto debuttare in serie A.

A presto!
signature