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Grande Fratello… Il trash è servito

Il cast del Grande Fratello edizione Nip, composto da amici, parenti, conoscenti e opinionisti di Barbara D’Urso, sta già dando le prime soddisfazioni notturne nonostante la diretta stacchi alle 2 di notte… decisione che ha scatenato la rivolta del web, ma che – visti i passati scivoloni di Bettarini e Clemente Russo – era una scelta quasi obbligata per evitare situazioni che si spingono ben oltre il senso di decenza.

In gioco quest’anno non ci sono i “morti di fama”, che già sarebbe qualcosa, ma gente in cerca anche solo di quindici minuti di visibilità. La domatrice Carmelita ha preso in prestito parti di programmi diversi (Riccanza, GFVip, GFVip spagnolo, Pomeriggio Cinque, Domenica Live, Il Boss delle Cerimonie, Chirurgia estrema) e li ha fusi nel suo circense Grande Fratello. Anche la scelta degli opinionisti, Cristiano Malgioglio e Simona Izzo, è un segnale chiaro della speranza che gli animi, puntata dopo puntata, si accendano e non che si plachino.

Già si ipotizza che quella di quest’anno sarà la versione più trash di tutti i tempi, tra toyboy, drag  queen, figli di, fidanzati di e via discorrendo. Ma come sempre quando un programma viene tacciato di volgarità e “basso livello” sorge spontanea una domanda: perché? Perché allora la gente lo guarda? I dati dell’auditel parlano chiaro, Santa Barbarella da Cologno Monzese è riuscita a fare il miracolo e risollevare gli ascolti di una trasmissione che ormai sembrava destinata a racimolare pochi punti di share. Infatti è partita con il botto e siamo certi che arriverà al traguardo con cifre record. Quindi siamo tutti un po’ trash? Degli squallidi voyer che spiano da dietro a un monitor, spaparanzati sul divano, il seno nudo di Mariana o che sperano di trovarsi, nella giungla magari no, ma almeno a Villa Borghese con il Tarzan di Viterbo? Non nascondiamoci dietro ad un dito. A Mediaset hanno capito tutto e sanno che da casa si chiede evasione, leggerezza e – perché no? – anche volgarità gratuita e imbarazzante. Ovviamente la si osserva solo per poter criticare, per dire agli amici: “Hai visto? Roba da matti… quello o quella… è proprio ignorante (detto alla romana che significa rozzo, volgare)”. Insomma forse certe bassezze servono per farci sentire migliori, perché a forza di confrontarsi con persone migliori o di maggior successo si entra in crisi e allora, talvolta, rincuora sapere che c’è chi sta peggio di noi. E’ un giochino vecchio come il cucco, ma a quanto pare funziona sempre. Il segreto sarebbe non paragonarsi mai agli altri perché ci saranno sempre persone migliori o peggiori di noi. Ohmmmmmmmmmmmmmmmmm

A presto!
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