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Agguati al sistema nervoso

Ho smesso di amare l’estate l’anno che è mancato mio padre. Quel luglio di sei anni fa ho perso la spensieratezza e la leggerezza e da allora in questo periodo sono più insofferente. Così piano piano ho fatto parecchie riflessioni e ho notato, per esempio, che i suicidi raggiungono il loro apice sotto Natale e intorno a Ferragosto. Spesso si tratta di persone anziane che in questo periodo si sentono più sole. Ma quello che sto toccando con mano in questi giorni è che il caldo può dare alla testa. La bolla di calore di queste ultime due settimane ha messo a dura prova il mio sistema nervoso. Ho caldo, sono stanca, sono nervosa e ogni più piccolo contrattempo mi sembra insopportabile. Vedo l’asfalto tremolare, le persone ansimare sotto il sole e il pensiero di quanto abbia desiderato il caldo, durante quest’inverno che è stato particolarmente rigido, non mi distoglie dal mio malumore. Poi vedo le foto degli amici e dei vari personaggi dello spettacolo a mollo in acqua, tra risate e gavettoni, e mi imbruttisco ancora di più. Ma noto che sono in buona compagnia. A parte i fortunati in vacanza chi è ancora in città per lavorare sembra arrivato al capolinea… Ci muoviamo per le strade come vampiri, ma invece del sangue aneliamo aria condizionata. Pare però che l’estate sia praticamente finita e proprio in questo giorni dovrebbero arrivare forti piogge e dovrebbe tornare il freddo. E io lo so che mi lamenterò anche di quello e mi stra maledirò per essermi lagnata del caldo. Insomma sono proprio una genovese mugugnona. L’unico vantaggio è che se la incontro delle persone in ascensore abbiamo l’argomento “principe” da sviscerare.

A presto!
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